Camion d epoca Fiat 690 N 2 4 assi doppio asse sterzante e asse posteriore sterzante e sollevabile, trazione 6×2, motrice 4 assi 22 tonn di portata, anno 1968, tipo motore 203 A 61, 11548 cc, 194 cv, PTT 18,5, passo corto, velocita’ max 64 km/h. Il telaio e ‘ composto da due longheroni sagomati nella zona anteriore, era di acciaio. Sulla sinistra di questo, si trovavano il vano porta-batterie e la ruota di scorta, con i relativi attrezzi per sostituirla. Sulla destra invece, si trovava il serbatoio del carburante (in questo caso gasolio).
Le sospensioni erano costituite da molle a balestra, integrate anteriormente da ammortizzatori idraulici a doppio effetto.
I freni di servizio, di tipo pneumatico,
agivano mediante tre circuiti indipendenti (rispettivamente per gli assi anteriori, quello posteriore e il rimorchio).
La cabina del “690 ” e’ la classica dei pesanti Fiat degli anni Sessanta, con il caratteristico baffo anteriore, che “tagliava” a metà la grossa presa d’aria del radiatore. L’interno dell’abitacolo e’ strutturato nel modo più razionale possibile, con la consueta guida a destra e due sedili regolabili, con quello di guida senza poggiatesta. Dietro questi si potevano montare due lettini per il riposo durante le lunghe trasferte. Al centro della cabina, c’era un voluminoso tunnel motore, sollevabile grazie a una maniglia posta in posizione avanzata. Il cruscotto, in metallo, conglobava indicatori di tipo circolare. Sulla sinistra di questo, c’erano due leve. Quella più lunga serviva per azionare il freno motore, un dispositivo che, agendo sulle valvole di scarico, rallentava la velocità dell’autocarro senza usufruire dei freni di servizio (costituiti solamente da tamburi ad azionamento pneumatico). La seconda leva, più corta, fungeva da acceleratore a mano.
Infine, gli optionals disponibili per questo modello erano le prese di forza, dipendenti o no dalla frizione e il quarto asse (così da ottenere una configurazione 8×2).
